Nel Giardino dell'Inn
Di nuovo mi ritrovo nel Giardino dell’Inn, lontano dalla quotidianità, Eden per me. Questi monti, questi laghi, questa luce. Un vento immane mi soffia contro, lo stesso vento che spazza via le nuvole e che salendo muove onde sul lago. Cavalli al galoppo come in un film. Al lago un bagno come negli anni Venti. I bambini che giocano parlando in romancio. Come Galadriel vedendo l’anello, risucchio queste immagini con i miei occhi, spugne che da tempo anelavano acqua. E la tua lunga ombra intrigante mi raggiunge anche qui, sensuale, seducente, desiderio proibito.
© Marcello Pedruzzi, luglio 2013, a G.